Me, myself & I

Bilance e bilanci di fine anno

Le bilance ed i bilanci dovrebbero sparire da ogni casa e da ogni testa da novembre a gennaio.

Tra dpcm ed ordinanze ci stiamo avvicinando alla fine dell’anno e già iniziano sui social i primi “discorsi di fine anno” accompagnati da album di foto e ringraziamenti vari.

Da qualche anno, dopo aver mandato con il tasto inoltra a tutti i vari meme con i più sinceri e sentiti auguri a te e famiglia, le bacheche dei social si riempiono di “bilanci di fine anno”: veri e propri discorsi a social unificati come dei Mattarella qualunque.

I proclami di fine anno si dividono in diverse categorie

–SCRITTI: il riassunto dell’anno è contenuto in poche righe, perché il pippone inizia sempre: con queste poche righe vorrei….

Le poche righe mediamente sono 700, a confronto un canto della Divina Commedia è poco più della lista della spesa.

–VISIVI: foto o video, una carrellata delle migliori foto dell’anno, tendenzialmente una per ogni giorno, 365 foto che salgono a 366 negli anni bisestili come questo lunghissimo 2020. Le foto raddoppiano se nei due anni precedenti è nato il piccolo o la piccola di casa, così ti trovi a sfogliare 600 foto del bambino che dorme, mangia, caga ma tutto con uno smile appiccicato sulla faccia perché la privacy prima di tutto.

" Questo 2020 si merita anche il mio “commiato”. "

Apro la galleria di foto sul mio telefono per scegliere le immagini più rappresentative di questi 12 mesi: la prima cosa che mi salta all’occhio è che da marzo a dicembre in qualsiasi foto indosso la stessa tuta rosa shocking e l’unica cosa che posso constare è che oltre alle mezze stagioni non esistono nemmeno le stagioni se sono riuscita a sfoggiare la mia tuta in primavera, estate autunno ed inverno.

Le foto poi sono state scattate quasi tutte a casa mia, io che indosso la tuta e sono sul divano e mangio un panino, io con la tuta che mangio la pizza, io con la tuta che mangio il gelato, capisco che quest’anno lo posso riassumere così: IO, LA TUTA E QUALSIASI FORMA DI CARBOIDRATO.

L’idea del bilancio social non mi sembra più così allettante.
Il bilancio, lo faccio, non oggi, lo farò un giorno dell’anno qualsiasi, i bilanci si fanno quando siamo felici, con le tute rosa riposte in fondo all’armadio. Quando siamo felici siamo oggettivi ed obiettivi e riusciamo a riconoscere le sconfitte ma anche i successi senza l’ansia “da fine anno…”, soprattutto di un anno come questo che ho deciso di non considerare perché è stato un anno dove mi sono limitata come il resto del mondo a galleggiare in attesa che la tempesta si plachi.

Ho deciso, mi rimetto la mia tuta rosa shocking, mi cucino il cotechino con le lenticchie e il bilancio e la bilancia le tirerò fuori a digestione avvenuta!

🎈

E tu cosa ne pensi?

Sono una persona curiosa e vorrei sapere il tuo parere!

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